lunedì 27 agosto 2012

Altheo "Immortali": Man Ray.

Altheo "Immortali": Man Ray.
Fotografo, scultore e pittore surrealista e dadaista, ritratti fotografici avanguardisti; pioniere della foto di moda, collage innovativi.
27 agosto 1890 Filadelfia, Pennsylvania.
18 novembre 1976 Parigi, Francia.




Man Ray fu un artista dotato di diversi talenti, reso celebre non tanto per i suoi dipinti, abbastanza convenzionali, quanto alla sua fotografia d'avanguardia (prevalentemente ritratti e foto di moda), dai readymade e dagli assemblaggi che costruì con materiali di scarto.
Il suo vero nome era Emmanuel Rudzitsky: lo cambiò per nascondere le sue origini ebraiche; combinando il soprannome d'infanzia, Manny, con un cognome inventato, Man Ray scelse di rinnegare il suo passato, preferendo dedicarsi alla sua nuova identità.
Iniziò la sua carriera a New York, dove studiò pittura.
Le sue prime opere furono di stampo cubista, con soggetti tridimensionali spezzati ed appiattiti in blocchi di colore ben definito, stilisticamente simili a quelli di Picasso.
Tenne la prima personale nel 1915, esibendo paesaggi cubisti e qualche tela astratta.

 


Questa mostra fu molto importante per il suo percorso artistico, perchè per la prima volta si trovò a fotografare le sue opere. Da allora iniziò ad esplorare tutte le possibilità creative della macchina fotografica.
Nel 1921 Man Ray si trasferì a Parigi, dove divenne uno dei fotografi più originali della sua epoca.
Si interssò al surrealismo e cercò di diversificare la propria produzione artistica, lavorando con media diversi come pittura e scultura.
Furono comunque i suoi ritratti commerciali e gli scatti di moda a dargli la fama.
Realizzò immagini (in genere di soggetti femminili) tagliate secondo angolature insolite ed eseguì istantanee di molti personaggi celebri: l'amico Marcel Duchamp, George Braque, Pablo Picasso, Henri Matisse, Gertrude Stein e Ernest Hemingway.
Durante la seconda guerra mondiale tornò negli Stati Uniti, dove si mantenne lavorando come fotografo di moda.
Nel 1951 si ripresentò a Parigi, dove rimase per il resto della sua vita, godendo di uno stabile successo.



La rayografia

Man Ray si divertiva a fare esperimenti nella camera oscura e fu così che mise a punto la tecnica che battezzò "rayografia". Posizionava degli oggetti a caso su un foglio di carta fotosensibile e lo esponeva alla luce, in modo che le parti non coperte diventassero nere.
Man Ray non fu il primo a realizzare fotografie senza macchina fotografica, ma la sua tecnica non aveva predecessori.
Spostava gli oggetti sia le fonti luminose, oppure faceva rifrangere la luce su oggetti di vetro in modo da aggiungere dinamismo alle immagini, composte da diverse gradazioni di grigio piuttosto che un semplice bianco e nero.